Il Risparmio Energetico si può definire come l’insieme di comportamenti, processi ed interventi che ci permettono di ridurre i consumi di energia (elettrica, termica, chimica, ecc.) necessaria allo svolgimento della vita quotidiana e delle varie attività.
Il risparmio può essere ottenuto sia modificando le nostre abitudini, in modo da ridurre gli sprechi, sia per mezzo di nuove tecnologie in grado di migliorare l’efficienza energetica.
Cosa può fare ognuno di noi per contribuire a questi obiettivi?
NO allo Standby – scollegare gli apparecchi dalla rete:
Lasciare in stand-by piccoli elettrodomestici come televisori, stereo, videoregistratori, computer e forni a microonde è abitudine molto diffusa. L’esempio più classico è quello del televisore che si spegne con il telecomando e non con l’interruttore. In questo modo, però, il consumo di energia elettrica si riduce (rispetto al consumo attivo) ma non si annulla. Quindi per risparmiare energia il televisore andrebbe spento con l’interruttore centrale e la stessa cosa bisognerebbe fare con lo stereo, il computer, il videoregistratore e via dicendo. Non solo. Per fare in modo che anche il consumo di un elettrodomestico (come ad esempio un forno elettrico ma anche una lavatrice o una lavastoviglie) si annulli del tutto, occorre staccare la presa. Ed il risparmio non è poco: una famiglia di quattro persone, che consuma in media ogni anno 3.000 kwh, se non tiene alcun elettrodomestico in stand-by e ha l’accortezza di disconnettere dalla rete elettrica tutti gli altri elettrodomestici, può risparmiare ogni anno circa 50 euro, pari all’8% dei suoi consumi di energia elettrica.
(fonte: Unione Nazionale dei Consumatori)
Con la Finaziaria 2008 (L. 244/2007) comma 163, dal 1° gennaio 2011 in Italia sarà vietata l’importazione, la distribuzione e la vendita di elettrodomestici privi di un dispositivo per interrompere completamente il collegamento alla rete elettrica.
L’etichetta energetica:
Scegliere un elettrodomestico ad elevata efficienza energetica può comportare una spesa iniziale maggiore, ma si ripaga in termini di costi sulla bolletta e, in alcuni casi, del consumo d’acqua.
Un consiglio valido è di controllare l’etichetta energetica, l’adesivo colorato che si trova su frigoriferi, congelatori, lavatrici, lavastoviglie, lampade, forni elettrici e condizionatori e che permette di conoscere caratteristiche e consumi di ciascun modello e di valutarne fin dal momento dell’acquisto i costi di esercizio.
L’etichetta energetica posta sugli elettrodomestici in vendita classifica gli apparecchi in base al consumo di energia e di altre risorse e permette una scelta consapevole per l’ambiente e per l’economia familiare. L’etichetta deve essere posta dal negoziante ben visibile davanti o sopra l’apparecchio: quando andiamo in un negozio di elettrodomestici cerchiamola.
(fonte: ENEA)
Ulteriori informazioni: opuscolo ENEA “L’etichetta energetica”
Lampadine a risparmio energetico:
La Finanziaria 2008 (L. 244/2007) al comma 163 stabilisce che “A decorrere dal 1° gennaio 2011 sono vietate in tutto il territorio nazionale l’importazione, la distribuzione e la vendita delle lampadine a incandescenza, nonché […]”.Le lampade che hanno efficienza luminosa superiore a 50 lm/W sono classificate lampade a basso consumo. Le lampade a basso consumo energetico utilizzano addirittura l’80% in meno delle normali lampadine e durano anche dieci volte più a lungo. Per un’uguale luminosità e una vita media di circa diecimila ore, si può arrivare a risparmiare anche 75 Euro per lampada. Per una famiglia ciò comporta un risparmio di almeno 50 Euro all’anno. In un’unità immobiliare dotata nella quasi totalità di tale tipo di lampade il risparmio può essere anche del doppio.
Ulteriori informazioni: opuscolo ENEA “Risparmio energetico con l’illuminazione”
Uso consapevole degli elettrodomestici:
La lavatrice
Un lavaggio alla temperatura di 90° C comporta un consumo energetico più del doppio di un lavaggio a 40° C. Con l’utilizzo dei nuovi detersivi non è più necessario che la temperatura superi i 60° C per ottenere un bucato ottimale.
Facendo, in media, 5 lavaggi settimanali, possibilmente a pieno carico, con una lavatrice almeno di classe A, si risparmiano 41,60 € rispetto a una lavatrice di classe inferiore.
Ulteriori informazioni: opuscolo ENEA “Risparmio energetico con la lavatrice”
Il frigorifero
Il frigorifero va tenuto lontano da fonti di calore, va posizionato ad una giusta distanza dal muro e lo sbrinamento deve avvenire periodicamente.
Acquistare sempre frigoriferi ad alta efficienza, almeno di classe A. Permette di risparmiare 42,96 € l’anno rispetto ad un modello tradizionale (classe C).
Ulteriori informazioni: opuscolo ENEA “Risparmio energetico con il frigorifero e il congelatore”
La lavastoviglie
Rimuovere dalle stoviglie i residui più grossi di cibo e pulire il filtro dopo ogni lavaggio.
Utilizzare l’apparecchio preferibilmente a pieno carico.
Eliminare l’asciugatura a fine lavaggio, poiché aprendo lo sportello per far circolare l’aria è più che sufficiente per asciugare le stoviglie.Ciò consente un risparmio di circa il 45% di energia, riducendo la durata del ciclo di almeno 15 minuti.
Ulteriori informazioni: opuscolo ENEA “Risparmio energetico con la lavastoviglie”