Bolletta 2.0 Guida alla lettura

Guida alla lettura:

Dal 1° gennaio 2016 l’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente (ARERA) impone un nuovo modo di calcolare il costo per il consumo dell’energia elettrica. Si tratta di un cambiamento importante perché annulla il principio di progressività che era stato introdotto negli anni ’70. La Società Elettrica Ponzese S.p.A. (S.E.P. S.p.A.) ha recepito le indicazioni dell’Autorità per l’Energia e da inizio anno ha formulato una nuova bolletta per i propri clienti.
Obiettivo della nuova bolletta elettrica, bolletta 2.0, è la chiarezza e la facilità di lettura. Tra le novità principali vi sono:

  • formato più snello e leggibile;
  • termini più chiari;
  • voci essenziali di spesa ben evidenziate.

Saper leggere la propria bolletta elettrica è fondamentale, soprattutto oggi dove i consumatori hanno la possibilità di decidere il loro profilo di consumo energetico. Per sapere come risparmiare, infatti, occorre prima di tutto capire come sono conteggiati i consumi e definire quindi una strategia di risparmio energetico che sappia sfruttare al meglio le opportunità disponibili.

La riforma della bolletta:

La riforma della bolletta è stata introdotta dalla direttiva europea 27/2012 sull’ efficienza energetica e recepita in Italia attraverso il decreto legislativo n. 102/14. La nuova bolletta cambia approccio rispetto a quello che è stato fino al 2015 e che comprendeva il costo dell’elettricità sulla base di un sistema progressivo in cui più si consumava più si pagava. Oggi il maggior costo, che una volta era dato dalla progressività, è riassorbito nella componente fissa della tariffa. Con la nuova bolletta tutti gli utenti contribuiscono in modo equivalente al sostentamento della rete di trasmissione elettrica.

È un cambiamento radicale con importanti ripercussioni sul modo di concepire i consumi elettrici poiché l’annullamento della progressività dei costi appiattisce verso il basso il costo del kWh e incoraggia gli utenti domestici e professionali ad adottare sistemi sostenibili come le auto elettriche o le pompe di calore, rendendo questi investimenti più appetibili e convenienti.

Il processo di riforma della bolletta dura tre anni e arriverà a regime nel 2018.

La bolletta 2.0 in sintesi:

La nuova bolletta elettrica prevista dall’ Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente  e adottata dalla S.E.P S.p.A. è suddivisa in:

VOCI DI SPESA:
  • spesa per la materia energia;
  • spesa per il trasporto e la gestione del contatore;
  • spesa per oneri di sistema;
  • imposte e Iva;
  • totale della bolletta.

Potrebbero essere indicate altre tre voci, ma solo se oggetto di fatturazione, corredate dalle informazioni necessarie a comprenderne i motivi di applicazione:

  • ricalcoli;
  • altre partite;
  • bonus sociale;

Sulla bolletta deve inoltre essere indicata la modalità di pagamento, la scadenza entro la quale lo stesso va effettuato e la presenza di eventuali rateizzazioni.

CONSUMI:

Nella bolletta devono essere presenti i dati relativi alle letture e ai consumi (effettivi, stimati o fatturati) del periodo di riferimento. Nel caso in cui siano presenti compensazioni per consumi stimati di periodi precedenti, anche gli importi precedentemente fatturati con le relative stime e consumi reali devono essere indicati chiaramente. Almeno una volta all’ anno deve essere riportato il dettaglio dei consumi degli ultimi 12 mesi.

 

Informazioni di fatturazione:

In questa sezione rientrano tutti gli elementi del dettaglio della fornitura alla quale si riferisce la bolletta. I dati riportati sono:
  • tipo si servizio (tutela o mercato libero);
  • dati identificativi dell’intestatario della fornitura e l’indirizzo di recapito;
  • dati della fornitura (indirizzo, POD, potenza impegnata, tariffa sottoscritta).

Gli aggiornamenti su prezzi e tariffe emanati dall’ Autorità per l’Energia devono essere riportati in questa sezione, così come le periodiche variazioni delle condizioni economiche del servizio di tutela.

Nuovo formato:

La bolletta 2.0, invece di avere tre diversi fogli, contiene tutte le informazioni essenziali relative alle spese in una singola pagina.

Nella nuova bolletta gli elementi del dettaglio di spesa non vengono riportati, ma chi volesse avere tali dati può fare richiesta alla S.E.P. S.p.A. che fornirà tutti i dati. In caso di risposta a reclami o contenziosi S.E.P. S.p.A. invierà sempre le pagine con la descrizione analitica delle componenti che determinano la spesa elettrica complessiva.

Le numerose sigle, spesso di difficile interpretazione, della vecchia bolletta sono ora accorpate in quattro voci di spesa principali indicate con nomi più chiari:

  • spesa per la materia energia;
  • spesa per il trasporto e la gestione del contatore;
  • spesa per oneri di sistema;
  • imposte e IVA;
  • totale della bolletta.
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Leggere:

I consumi elettrici sono misurati in chilowattora (kWh), il cui costo non è fisso ma è la somma di diverse componenti, quali:

  • Materia energia

La spesa per la materia energia comprende tutte quelle componenti relative alle attività svolte dal venditore per fornire l’energia elettrica all’ utente finale. Tra di esse vi sono le voci relative all’ acquisto della corrente elettrica, al suo dispacciamento e alla commercializzazione al dettaglio.

Il prezzo è composto da due parti:

.quota fissa (euro/anno), la parte dovuta per avere un punto di consegna attivo, anche in assenza di consumi

.quota energia (euro/kWh), comprende gli importi da pagare in proporzione ai consumi, con prezzi differenziati in base alla fascia oraria del consumo.

Nella nuova bolletta 2.0 la componente “materia energia” è la somma di quello che nella vecchia bolletta era indicato come prezzo energia, dispacciamento, perequazione, commercializzazione e componente di dispacciamento. All’ interno di questa voce è compreso lo sconto di 6 euro l’anno per coloro che scelgono di ricevere la bolletta in formato elettronico invece che cartaceo. Nel dettaglio le componenti che confluiscono sono:

  • PE
  • costo di acquisto dell’energia elettrica. È aggiornato ogni tre mesi dall’ Autorità e comprende una compensazione per le perdite di rete.
  • PD
  • spesa per il servizio di dispacciamento, cioè la gestione del flusso di corrente elettrica in rete e comprende una compensazione per le perdite di rete.
  • PPE
  • componente di perequazione della PE. Copre la differenza tra il costo effettivo di energia e dispacciamento e quanto pagato dai clienti nel mercato di tutela per gli stessi servizi
  • PCV
  • prezzo di commercializzazione e vendita. Copre i costi per la gestione commerciale dei clienti sostenuti dalle imprese
  • DispBT
  • componente di perequazione della PCV. Copre la differenza tra gli importi di commercializzazione effettivamente versati e i costi di gestione effettivamente riconosciuti alle imprese in regime di tutela.

 

  •  Trasporto e gestione contatore

    Comprende gli importi fatturati per le diverse attività che consentono ai venditori di consegnare ai clienti finali l’energia elettrica: trasporto dell’energia elettrica sulle reti di trasmissione nazionali, di distribuzione locale e l’attività di misura.

    Il prezzo è composto da tre elementi:

    . quota fissa (euro/anno), la parte dovuta al fatto di avere un contatore, indipendentemente dalla potenza e dai consumi

    . quota potenza (euro/kW/anno), dipende dalla potenza installata

    . quota energia (euro/kWh), varia in funzione dei consumi.

    Le nuove tariffe racchiudono, all’ interno di questa componente, quelle che in passato erano le tariffe di trasporto, distribuzione e misura, che nel dettaglio sono le seguenti componenti:

    Tau1, Tau2, Tau3 a copertura delle spese di distribuzione, trasporto e misura dell’energia elettrica
    UC3 componente di perequazione, destinata a coprire gli squilibri tra i costi di distribuzione e trasporto previsti e i costi effettivi
    UC6 componente a copertura dei finanziamenti alle imprese che gestiscono le reti per gli interventi finalizzati al miglioramento nella qualità dei servizi.

     

  •  Oneri di sistema

    La voce “Oneri di sistema” comprende gli importi fatturati per la copertura dei costi relativi ad attività di interesse generale per il sistema elettrico, e sono pagati da tutti i clienti finali del servizio elettrico.

    È una componente variabile, che potrebbe essere modificata ogni trimestre sulla base del fabbisogno per la copertura degli oneri. In questa componente sono inclusi oneri nucleari, incentivi alle fonti rinnovabili, agevolazioni per il settore ferroviario, ricerca di sistema, agevolazioni delle industrie energivore, oneri per il bonus elettrico, imprese elettriche delle isole minori, promozione dell’efficienza energetica e contributi dedicati agli enti locali ospitanti impianti nucleari.

    La voce “Oneri di sistema” è composta da:

    . quota fissa (euro/anno)

    . quota energia (euro/kWh) che varia proporzionalmente al consumo.

    Nel dettaglio della voce “Oneri di sistema” confluiscono le seguenti componenti:

    • A2
    • per la copertura dei costi per lo smantellamento delle centrali nucleari dismesse. Una parte del gettito è destinata al bilancio dello Stato.
    • A3
    • per la copertura degli incentivi riconosciuti per la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili.
    • A4
    • per la copertura delle agevolazioni tariffarie riconosciute per il settore ferroviario.
    • A5
    • per la copertura delle spese per attività di ricerca in aree di interesse per il sistema elettrico nazionale, i cui risultati sono pubblici.
    • AE
    • per la copertura delle agevolazioni per le imprese manifatturiere servite in media e alta tensione che richiedono elevati consumi di energia elettrica.
    • AS
    • per la copertura del bonus energia destinato ai clienti domestici con reddito più basso.
    • UC4
    • per la copertura dei maggiori costi delle piccole aziende elettriche di quelle che operano sulle isole minori.
    • UC7
    • per la copertura degli interventi per la promozione dell’efficienza energetica presso gli utenti finali.
    • MCT
    • Componente a copertura dei finanziamenti per i territori che ospitano centrali nucleari o impianti legati allo smaltimento del loro combustibile. Una parte del gettito è destinata al bilancio dello Stato.

     

  •  Altre componenti

    La bolletta 2.0 arriva al calcolo finale del dovuto riportando eventuali altre voci che sono comprese sul calcolo totale:

    • Ricalcolo: è presente solo se nella bolletta vengono ricalcolati importi già fatturati in bollette precedenti. Indica in dettaglio il motivo e il periodo di riferimento del ricalcolo, gli importi oggetto del ricalcolo e l’importo in euro da addebitare o accreditare al cliente.
    • Altre partite: presente solo nelle bollette in cui vengono addebitati o accreditati importi diversi da quelli inclusi nelle altre voci di spesa, come gli interessi di mora, i depositi cauzionali o i contributi di allacciamento.
    • Bonus sociale: tale voce compare soltanto ai clienti che dimostrano di averne diritto. La nuova formulazione delle tariffe, che in fase di applicazione potrebbe andare a pesare su utenze virtuose, prevede anche un’estensione del bonus a vantaggio di famiglie o utenti bisognosi (per motivi economici o di salute). Tutti i dettagli per potervi accede sono riportati nella pagina dedicata presente sul sito dell’Autorità per l’Energia.
    • Imposte, accise e IVA pari al 10% per i clienti domestici.