Avviso alla clientela
Nel corso del primo trimestre 2022 il prezzo di vendita del Kilowattora (kWh) è aumentato esponenzialmente su tutto il territorio nazionale.
ARERA, l’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente, è l’unico organo deputato a stabilire i prezzi di vendita dell’energia per gli utenti che aderiscono al servizio di maggior tutela, tali prezzi riflettono i costi dell’intera filiera elettrica nazionale: produzione e approvvigionamento, trasmissione, dispacciamento, distribuzione e misura dell’energia e purtroppo il costo della materia prima si riflette sulle tariffe applicate.
Sulle isole minori non interconnesse alla rete di trasmissione nazionale, i fornitori del servizio di maggior tutela forniscono, inoltre, provvisoriamente, il servizio a tutele graduali. Anche in questo caso i prezzi vengono definiti da ARERA (condizioni economiche PLACET).
“Gli aumenti delle bollette riflettono pertanto il trend di forte crescita delle quotazioni internazionali delle materie prime energetiche e del prezzo della CO2. L’impennata dei prezzi all’ingrosso dell’energia nel 2021 – fra gennaio e dicembre i prezzi medi mensili dei mercati all’ingrosso hanno registrato un aumento di quasi il 500% per quanto riguarda il gas naturale e del 400% circa per l’energia elettrica – si è riflessa sui prezzi di vendita nel nostro Paese a partire dal secondo semestre 2021. Nel primo trimestre 2022, rispetto al primo trimestre 2021, si è registrato un aumento del 131% per il cliente domestico standard di energia elettrica (da 20.06 a 46.03 eurocent/kWh, tasse incluse) e del 94% per quello del gas naturale (da 70.66 a 137.32 eurocent/m³, tasse incluse). Analoghe ripercussioni sui prezzi per i consumatori finali si sono registrate in tutta Europa, inoltre le recenti tensioni geopolitiche intorno all’Ucraina accrescono le incertezze per il futuro”